“Il pensiero che conta”, la campagna pubblicitaria di “Piazza Italia” contro la crisi
Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta. (Richard Buckminster Fuller)
L’attuale campagna pubblicitaria di “Piazza Italia” intende rompere gli schemi, quasi come faceva Oliviero Toscani. L’azienda di abbigliamento ha scelto la strada della protesta “social” per diffondere il proprio brand.
Le immagini della pubblicità trattano tematiche sociali che affliggono molti italiani e contengono un invito ad intervenire su Twitter usando l’hashtag #ilpensierocheconta, nome della campagna stessa.
Raccolgono riflessioni e frasi relative alla crisi economica e alla “Casta”, allo scollamento tra società e politica, alle difficoltà di trovare un lavoro fino al miraggio della pensione. Nelle immagini, vediamo rappresentata una ragazza seminuda pronta a “concedersi” per un posto in politica, una facoltosa signora che ironizza sull’evasione fiscale o un’altra che in gesto di preghiera sarcasticamente afferma “Beati, quelli che non pagano l’IMU”, etc.
Luoghi comuni o no, rappresentano i pensieri che affollano la mente di tante persone e “Piazza Italia” con questa campagna “choc” sta sfruttando, intelligentemente, la crisi a suo favore. E’ pur sempre marketing, con il fine di avvicinare clienti al brand e aumentare le vendite.
Peró colpiscono positivamente sia l’intento dei vertici aziendali (Antonio e Luigi Bernardo) di scuotere le menti degli italiani, sia il coraggio di sollevare questioni importanti, puntando il dito contro il marciume politico.
Forse molti storceranno il naso ritenendola una strumentalizzazione di tematiche delicate, ma pare si stia dimostrando un sistema per aumentare il fatturato in tempi di crisi, mantenuto (forse) a galla da un’ironia sottile e non invadente.
Perchè subire la crisi, quando la si può sfruttare?
Questo di “Piazza Italia” è un esempio di sfida nell’ambito creativo per coltivare il terreno della ripresa e della crescita: perchè subire la crisi, quando la si può sfruttare?
Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle. (Denis Waitley)
Le difficoltà del nostro Paese non le risolveremo dalla mattina alla sera, ma le nostre problematiche personali e quotidiane possiamo affrontarle SUBITO, se non lo facciamo noi non lo farà nessun altro per noi.
Il mio intento è indebolire il significato di crisi e trasformarlo in qualcosa di molto positivo: opportunità. Per questo motivo affronterò più volte il tema delle “opportunità”, trattando un numero sempre maggiore di esempi e consigli pratici per provare a farcela, insieme.
Ti invito a leggere i primi due articoli che ho scritto su questo blog, riguardo il pensiero anti-crisi:
1 – Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose
2 – 7 punti “Anti-Crisi” per smettere di cercare scuse e cominciare a cambiare
Ad Maiora.
Glossario: Pubblicità, Hashtag, Blog
EpicaMenteGiovane
Personalmente, vedo e interpreto la crisi come un esito di lunghi anni di ignoranza. Tutto parte dall’incapacità di molte persone di costruire valore e dall’esasperante inseguimento di modelli sbagliati come: vivere al disopra delle proprie possibilità, ostentazione, finzione, esagerazione. E’ come se un gigante presuntuoso e arrogante si fosse schiantato contro il muro da egli stesso eretto, Succede a chi non ha uno scopo. E sai che ti dico? L’Italiano medio, magari lamentoso, deve capire che c’è da imparare e molto. E coloro che devono essere assunti come nuovi modelli di riferimento sono due categorie di persone: chi si impegna a fondo per diffondere una diverse consapevolezza della realtà e chi si accontenta, nella difficoltà di dover tirare avanti ogni giorno. Scusa la prolissità. Un abbraccio
Luca
Penso che tu abbia detto molte cose vere e interessanti. Grazie per il tuo intervento!
Pino Quintieri
I politici sono marziani. Parlano della luna, ma non sanno stare con i piedi per terra.